NITRO – Rotten – TESTO – 04 – SUICIDOL –

NITRO – Rotten – TESTO – 04 – SUICIDOL –
Questo non è rap, non è hip-hop

È il diario di uno psicopatico

Con crisi di panico

Date da un cervello sadico

Ho un trauma cranico ma mi ha detto un dottore

Che un uomo col mio dolore sta meglio solo se muore

Ho bestemmiato il Signore fin quando ho visto la Madonna

Anche un mio amico mi ha tradito insieme alla mia donna

Ora soffro d’insonnia e negli incubi lui ritorna

Ma un giorno gli stacco il cazzo e glielo attacco sulla porta

Ho la mente contorta, a volte non ragiona

Sprigiona l’odio dai pori come i tori di Pamplona

Io cado in paranoia se non tira l’aria buona

E lancio a terra saponette nella cella di na

C’è una festa all’inferno, cazzo c’è… e non mi inviti?

Giro ubriaco ho la puzza di Becks nei vestiti

Non sono mica un altro dei tuoi ex pervertiti

Che per scoparti guardano anche Sex and the City

Quattro falliti che parlano tanto di hip-hop

Se se ne stessero zitti ci avrebbero il doppio del flow

Vado in fissa se mi dai dell’incapace

Perché so che ti si drizza quando clicchi “non mi piace”

Vado in manicomio, lì mi sento più al sicuro

Io non sono il futuro, ho avuto solamente culo

Io parlo col demonio ma non sono pazzo e giuro

E se sogno che muoio mi risveglio con il cazzo duro

Leggi i testi e mi detesti pensi che sia il peggio

Che mi atteggi per talenti che non ho mai chiesto

È bene e bravo non c’è nessuno peggio di noi

E il degrado che hai represso ma che adesso rivuoi

La merda che hai odiato ma al momento ti ingoi

Perché resti ipnotizzato dall’argento dei vassoi

Io sono consapevole di non essere Eminem

E che se non reppassi forse adesso sarei vergine

Mia madre non capisce il mio rapporto con le femmine

Ancora definisce me un aborto a lungo termine

Soffio e sparite come le foglie

Soffro per le ferite ma sotto mentite spoglie

L’orgoglio di un marito che sconfitto dalla moglie

Ho scritto più su le donne che il giornalismo sul delitto di Cogne

Sembro pazzo ok, non posso dirti niente

Ma non darmi del ragazzo colto, a posto e diligente

Mi sono rotto il cazzo e sono stronzo e diffidente

In più non mostro differenze con il mostro di Firenze

Lei mi richiama ma fa la brava puttana

Sorry mamma fai la dama ciarlatana e brama fama

Quale m’ama o non m’ama ti plana in faccia Jin Kazama

Lei mi infama spero le esploda la tana come Osama

Rientro col machete tu, stronzo, con la katana

Ti sventro sulla parete o ti sgozzo come all’Avana

Son venuto dal futuro ma sopra un siluro Nasa

Per lasciare il tuo numero uno con il culo a casa

Leggi i testi e mi detesti pensi che sia il peggio

Che mi atteggi per talenti che non ho mai chiesto

È bene e bravo non c’è nessuno peggio di noi

E il degrado che hai represso ma che adesso rivuoi

La merda che hai odiato ma al momento ti ingoi

Perché resti ipnotizzato dall’argento dei vassoi

Il giorno dopo questa storia di ortopedico

Io giravo sempre solo in paranoia, un morto in piedi

Con l’inganno mi è costato l’imbarazzo coi colleghi

Ma è passato più di un anno quindi cosa cazzo chiedi

Ho visto amici tramutarsi in vipere

Puttane viziate passare dal domandare all’esigere

Un infame figlio di un cane strisciare come in Splinter Cell

Ma chi ha fame può sbranare per due briciole

Non sono mai arrivato al dunque, anche se ho suonato ovunque

Ho grattato troppo il fondo

E non c’ho neanche più le unghie

Nei dischi di altri artisti ho spaccato in due chiunque

Eppure ancora mi comporto come uno stronzo qualunque

Ho amato troie assurde che hanno odiato le mie turbe

Finché non mi hanno trovato impiccato tra due prolunghe

Io scrivo di costoro confinato dentro a un bunker

Ma se faccio il disco d’oro mi odieranno su RapBurger